Quando si può fare diagnosi DSA
Un’eventuale diagnosi può essere fatta solo alla fine della seconda classe di scuola primaria per la letto-scrittura e alla fine della terza classe di scuola primaria per le abilità aritmetiche. Tuttavia, se si hanno dei sospetti, non è da escludere la possibilità di effettuare una valutazione specialistica prima dei tempi indicati. Tuttavia, la certificazione DSA non può essere rilasciata prima del periodo sopra indicato.
Come si svolge la certificazione DSA
Per effettuare la Valutazione DSA sono indispensabili diversi incontri:
1. Raccolta Anamnestica: primo colloquio con i genitori, i quali espongono la loro richiesta ed esprimono le difficoltà riscontrate nel figlio. Si ripercorrono le tappe di sviluppo del minore (motorio, linguistico,emotivo…). Solitamente questo incontro è a cura dello psicologo.
2. Somministrazione di test standardizzati:
prove per valutare gli apprendimenti (lettura, scrittura, calcolo, grafia, comprensione) solitamente somministrate dalla logopedista appartenente all’èquipe (3-4 incontri)
prove per valutare il funzionamento cognitivo (QI) solitamente somministrate dalla psicologa appartenente all’equipe (2-3 incontri)
esame obiettivo neurologico a cura della Neuropsichiatra Infantile appartenente all’equipe; (1 incontro)
eventuali test aggiuntivi specifici (qualora l’equipe lo ritenesse necessario) (1-2 incontri)
3. Colloquio di restituzione: incontro finale con i genitori, nel quale vengono riportati i dati emersi dalla valutazione e consegnata loro la certificazione DSA (qualora sia emersa una fatica significativa del minore in una/più area/e specifica/che) o una relazione clinica (qualora ciò non venga riscontrato). Il relativo documento dovrà essere consegnato dai genitori a scuola. Solitamente questo incontro è a cura della figura professionale che si occupa della raccolta anamnestica.
Aggiornamento Certificazione DSA
La Certificazione DSA è valida fino al termine del percorso di studi ma deve contenere l’indicazione di quando si dovrà effettuare l’aggiornamento del profilo funzionale.
Solitamente ad ogni cambio di ciclo scolastico (passaggio alla scuola di ordine e grado superiore) è possibile un aggiornamento della Certificazione DSA. Tale aggiornamento deve essere richiesto dalla famiglia alle strutture accreditate. È tuttavia necessario verificare sopra la diagnosi in proprio possesso quando è consigliato lo specifico aggiornamento.
Chi può fare diagnosi DSA valida ai fini scolastici
La diagnosi di DSA può essere rilasciata, oltre che dalle Unità di Neuropsichiatria Infantile delle ASST (Aziende Socio Sanitari Territoriali) o degli ospedali, da équipe private di specialisti accreditate all’ASST. Ogni équipe è costituita da: neuropsichiatra infantile, psicologo e logopedista esperti in ambito DSA.
Potete trovare gli elenchi dei centri autorizzati sia pubblici che privati presso siti delle Aziende Socio Sanitari Territoriali. Si consiglia di fare una ricerca sui motori di ricerca specificando come parole chiave “centri accreditati certificazione dsa” + “città”
Qual è il ruolo della scuola in caso di diagnosi di un DSA
Dopo aver accertato la presenza di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), attraverso l’utilizzo di test standardizzati e l’osservazione clinica, l’équipe autorizzata rilascia alla famiglia la certificazione DSA. Quest’ultima deve essere consegnata a scuola dalla famiglia stessa.
La scuola redige il PDP (Piano Didattico Personalizzato – Legge 170/10) e convoca la famiglia al fine di condividere con essa il progetto educativo e didattico. Quest’ultimo deve essere commisurato alle potenzialità dell’alunno, che ne deve rispettare i tempi di apprendimento e ne deve valutare i progressi rispetto alle abilità di partenza. All’interno del PDP devono anche essere definiti tutti i supporti e gli accorgimenti con cui si intende sostenere l’alunno durante il percorso di studio, comprensivo delle misure dispensative e degli strumenti compensativi necessari alla realizzazione del successo scolastico.
Gli strumenti compensativi e le misure dispensative non sono facilitazioni. Infatti, le Linee Guida del 2011 specificano: “tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo”. Quindi, queste accortezze non semplificano lo sforzo cognitivo necessario allo svolgimento dei compiti o delle prove, ma consentono ai bambini con DSA di essere alla pari dei propri compagni.
Post certificazione DSA
Per i bambini della scuola primaria è consigliabile un potenziamento delle abilità carenti mentre per i ragazzi più grandi è auspicabile un percorso per l’apprendimento dell’utilizzo degli strumenti compensativi (es. potenzialità dei libri digitali) e la ricerca di una specifica metodologia di studio funzionale al raggiungimento del successo scolastico (es. saper adoperare la propria capacità visiva che solitamente è molto sviluppata nei ragazzi con DSA).
Distinzione tra DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali)
Il C.M. n° 8 del 6 marzo 2013 specifica che nei BES vi rientrano condizioni quali “lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Il quadro che si presenta è dunque molto variegato ed eterogeno. Ci si riferisce ad una difficoltà che dà diritto a un intervento personalizzato (che può portare al PDP) ma non si tratta di un concetto clinico, bensì pedagogico.
Articolo scritto dalla Psicologa Dr. Cristina Orlotti – Cooperativa Ippocampo
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